Roverella

Acero

La poesia dedicata dal poeta Felice Costanzo a questa quercia

Roverella

Roverella - "Cerza d' 'a linza"

Età: > 600 anni


Circonferenza fusto: 485 cm
Altezza: 21 m
Altitudine: 810 m s.l.m.

La roverella (Quercus pubescens Willd., 1805) è la specie di quercia più diffusa in Italia, tanto che in molte località è chiamata semplicemente quercia. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae. Resistente all'aridità, e capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi. È facilmente riconoscibile d'inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami, a differenza delle altre specie di querce. Il principale carattere diagnostico per identificare la specie è quello di sentire al tatto le foglie o le gemme: sono ricoperte da una fine peluria che si può facilmente apprezzare. La rusticità e plasticità di questa pianta, grazie soprattutto all'enorme vitalità della ceppaia, ha permesso alla roverella, attraverso i secoli, di resistere agli interventi distruttivi dell'uomo. La roverella è un albero che di rado arriva a raggiungere i 20-25 m di altezza, di aspetto tozzo, con chioma ampia, rada e irregolare. Presenta un fusto corto, ramificato a breve altezza in grosse branche, e spesso contorto. Le gemme sono grigie, lunghe 8-12 mm, ovali-appuntite. La corteccia è di colore grigio-scura poi nerastra, fessurata sin da giovane in piccole scaglie dure a profilo quadrangolare rilevate e rugose. Le foglie sono tardivamente caduche, alterne, molto variabili nella forma e dimensioni; in genere ovato-allungate, presentano una lamina cuneata a margine lobato. La pagina fogliare inferiore è densamente pubescente, con picciolo fogliare di circa 8-12 mm. Il frutto è un achenio di forma ovoidale, con striature scure allo stato fresco, portato da un peduncolo molto spesso e peloso. La cupola è emisferica, ricoprente la ghianda per 1/3 - 1/2 della sua lunghezza.

Roverella

La bellissima chioma dell'albero